TOLLO originalPer impedire l’installazione di una pala eolica di 99 metri nel cuore dei vigneti del Tullum Docg serve anche un impegno formale della Regione Abruzzo, con un atto che introduca nei regolamenti regionali la tutela di vigneti e territori con una vocazione di qualità come quello di Tollo e un’azione congiunta di tutta la filiera istituzionale”.  E’ la posizione del capogruppo Pd in Consiglio regionale d’Abruzzo, Silvio Paolucci, che sulla questione sta studiando una via di intervento a livello regionale, attraverso un emendamento al Progetto di Legge n.181/2021 “Disposizioni per l’attuazione del principio di leale collaborazione e ulteriori disposizioni”, per inserire nell’ordinamento regionale una norma che sospenda le installazioni, in attesa di uno strumento di pianificazione capace di definire i vigneti “siti non idonei”, ai sensi del decreto ministeriale 10 settembre 2010.   “Non è l’inizio di una crociata contro le fonti di energia alternative, che trovano casa a Tollo da anni e in tanta parte dei territori abruzzesi – afferma Paolucci – ma gli insediamenti vanno regolamentati perché l’Abruzzo ha un patrimonio inestimabile nel paesaggio. C’è anche una valenza economica da non trascurare: impianti come quello possono influire o vanificare l’iter dei contributi pubblici per lo sviluppo della vitivinicoltura e del turismo rurale di cui queste zone vivono.Bene ha fatto il Comune a creare sinergie con le Città del Vino, di cui Tollo è una presenza importante, per suscitare una tutela anche nazionale agendo sui Ministeri competenti e sul Governo, ma non può mancare l’intervento della Regione, che con un atto di Giunta deve adeguare i regolamenti in modo da valorizzare i vigneti d’Abruzzo, come invita a fare anche la rete delle Città del Vino”.
    Interviene anche il sindaco di Tollo, Angelo Radica, vice presidente nazionale della Città del Vino: “È bene si attivino anche le istituzioni regionali per arrivare alla definizione dei siti non idonei a tali insediamenti nelle aree dei vigneti, che a Tollo occupano il 70 per cento del territorio e sono un patrimonio enorme. È quello che chiederemo al Governo come Città del Vino. Al momento l’installazione è ferma, perché il sito ricade in zona archeologica e la Soprintendenza ha dato parere negativo all’impianto. A giorni approveremo in Consiglio comunale un regolamento che destinerà delle zone precise del Comune a questi insediamenti, il paese si sta mobilitando con una raccolta di firme a sostegno di una causa che non è un ‘no’ alle fonti rinnovabili. Siamo per uno sviluppo sinergico, lo dimostra il fatto che in questi anni abbiamo messo concretamente in atto una serie di politiche sostenibili tendenti a promuovere le fonti rinnovabili e tutelare l’ambiente, sia per motivi sanitari sia dal punto di vista enoturistico”.
    Tollo è anche “tra i primi Comuni d’Italia ad aver promosso la formazione delle comunità energetiche sul territorio. Per questa e altre scelte sostenibili – ricorda il sindaco Radica – lo scorso 14 marzo abbiamo avuto la menzione del Premio del Paesaggio da parte del Consiglio d’Europa, siamo convinti si debba lavorare per tutelare tutti i vigneti abruzzesi in nome di uno sviluppo davvero sostenibile”.